Spermatozoi in difficoltà

Spermatozoi in difficoltà

Spermatozoi in difficoltà

La qualità dello sperma, indicatore di fertilità maschile, sta diminuendo in tutto il mondo.

Negli ultimi 35 anni si è registrata una riduzione del 57% nella sua concentrazione.

Diminuzioni in Nord America, in Europa e in Asia. Dati positivi solo in Australia (voli low cost per Sidney a 5300 euro).

E – dato ancora più preoccupante – tale calo non sembra avere arresti. Peggioramento continuo e progressivo.

Diventa quindi urgente comprendere i meccanismi che influiscono su una così significativa riduzione di qualità.

I fattori di rischio noti sono l’età e gli stili di vita.

L’obesità in particolare sembra avere un ruolo importante: più aumenta il sovrappeso, più si riduce la qualità del liquido seminale.

Il sovrappeso induce una infiammazione cronica e un aumento di grasso nello scroto che crea nei testicoli un aumento di temperatura rispetto a quella considerata ottimale di 34-35°C.

I testicoli bollenti non funzionano. E infatti alcuni studi suggeriscono di raffreddarli. Pochi gradi in meno rispetto al resto del corpo.

Disponibili sul mercato le SNOWBALLS™ mutande refrigeranti concepite proprio come aiuto naturale alla fertilità degli uomini.

Per quanto riguarda lo stile a tavola, varie le correlazioni.

Frutta e verdura sono associate a migliori caratteristiche dello sperma grazie al contenuto in antiossidanti e folati, che riducono la probabilità di danni al DNA.

Dati analoghi per il consumo di frutta secca. Prima o dopo. Nessuno studio ha valutato il consumo di noci durante.

Riscontro positivo per gli acidi grassi omega 3, precursori di sostanze anti-infiammatorie con un impatto positivo sulla funzionalità dei testicoli.

Effetto invece nocivo degli alimenti ricchi in acidi grassi trans, che interferiscono con l’incorporazione degli acidi sani nelle membrane spermatiche con impatto negativo sulla funzione testicolare e con riduzione del testosterone.

Diffidare poi dal consumo di bevande zuccherate: più se ne bevono, meno mobili sono gli spermatozoi.

Dati neutri per il consumo di caffè, che risulta legato a una riduzione della qualità dello sperma solo se consumato in eccesso (oltre le 5-6 tazze al giorno) o se come ingrediente di bevande zuccherate, dove il responsabile della relazione negativa sembra essere per lo più lo zucchero.

E il pensiero che un po’ di sano alcol renda più liberi e disinibiti va ridimensionato, perché con l’alcol gli spermatozoi si riducono in numero e sono meno mobili. Danno comunque temporaneo e considerato reversibile: la riduzione del consumo di alcol riporta a valori nella norma. Evviva!

Attività fisica e sonno si confermano pilastri di salute anche per gli spermatozoi: una eccessiva riduzione delle ore di sonno sembra associata a un aumento della produzione di anticorpi contro lo sperma, con azione distruttiva a suo carico.

Quindi, stile di vita sano per il funzionamento sopra e sotto la cintura.