Fegato grasso e ciliegie

ciliegie e fegato

Fegato grasso e ciliegie

Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti.

Così cantava De André.

Con meno poesia, la scienza inverte il rapporto, raccontando come siano le ciliegie a poter curare gli esseri umani.

Con un’azione interessante su insonnia, dolore muscolare (si veda in proposito Dolori muscolari e ciliegie), sull’ipertensione, e di recente anche sulla steatosi epatica non alcolica. Malattia – quest’ultima – caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato, responsabile a cascata di stress ossidativo, infiammazione, disfunzione mitocondriale, fino alla cicatrizzazione e morte dei tessuti, che alterano in modo definitivo la funzionalità dell’organo. È una malattia cronica che può evolvere allo stadio di cirrosi e portare ad insufficienza epatica e che sembra interessare – almeno nella fase iniziale – dal 30 al 50% della popolazione adulta.

A oggi l’FDA non ha un trattamento approvato per la steatosi, nonostante sia la malattia del fegato più comune al mondo. E i farmaci che sembrano in tal senso avere un effetto positivo sono poco praticabili per gli importanti effetti collaterali, da cui la ricerca di trattamenti naturali alternativi.

Tra questi, spiccano gli antociani, pigmenti presenti nei vegetali, responsabili dei colori di fiori e frutti che virano dal rosso al blu. Colori dalle differenti proprietà biologiche, con azione anti-ossidante, anti-infiammatoria, antidiabetica, di prevenzione sull’obesità e di miglioramento della funzionalità cerebrale e visiva.

Tra i frutti abbondanti in antociani, spiccano le ciliegie, con particolare ricchezza in cianidina-3-glucoside e 3-rutinoside, già noti per la capacità di ridurre le condizioni di iperglicemia e per avere effetti benefici sul metabolismo.

Da poco compresi i meccanismi di miglioramento della steatosi epatica: l’alto livello di anti-ossidanti delle cianidine riduce i grassi presenti nel fegato determinando una sorta di autodigestione, con riduzione delle goccioline di accumulo di lipidi (1). Le sostanze anti-infiammatorie presenti nelle ciliegie attiverebbero cioè nel fegato un meraviglioso meccanismo compensativo, portandolo a eliminare il grasso accumulato in eccesso a seguito di diete eccessive ed errate.

A oggi risultati positivi almeno sui topi. In corso uno dei primi studi su 80 pazienti umani (2).

In attesa di conferme per noi… i dati preliminari suggeriscono un uso importante di ciliegie per tutto il mese di giugno.

 

(1) Losso JN, Finley JW, Karki N, et al. Pilot Study of the Tart Cherry Juice for the Treatment of Insomnia and Investigation of Mechanisms. Am J Ther. 2018;25(2):e194‐e201. doi:10.1097/MJT.0000000000000584

(2) Sangsefidi ZS, Hosseinzadeh M, Ranjbar AM, Akhondi-Meybodi M, Fallahzadeh H, Mozaffari-Khosravi H. The effect of total anthocyanin-base standardized (Cornus mas L.) fruit extract on liver function, tumor necrosis factor α, malondealdehyde, and adiponectin in patients with non-alcoholic fatty liver: a study protocol for a double-blind randomized clinical trial. Nutr J. 2019;18(1):39. Published 2019 Jul 19. doi:10.1186/s12937-019-0465-z

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